FUTURI CONTROLLI FISCALI

E’ In arrivo un nuovo super algoritmo per controllare i redditi e le dichiarazioni attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Manca solo l’atteso via libera del Garante della Privacy allo schema di decreto ministeriale sulle procedure da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate vuole usare la tecnologia per i controlli fiscali per smaltire la burocrazia attraverso l’uso della tecnologia, ma per farlo è necessario adottare la massima attenzione per la protezione dei dati personali.

Il progetto portato mira a innovare i processi di valutazione del rischio, introducendo, sperimentando e usando tecniche innovative di network analysis, di machine learning e di data visualization. La riforma si inserisce nel più vasto progetto di rendere le economiche dei Paesi comunitari più sostenibili, resilienti e preparate alla sfide della transizione green e della transizione digitale.

L’Agenzia delle Entrate assicura che l’uso di nuove tecnologie per le verifiche fiscali non si tradurrà automaticamente nell’emanazione di atti impositivi, ma fa parte di un processo più ampio che si fonda sul rispetto del principio del contraddittorio e della collaborazione e buona fede tra l’amministrazione fiscale e il contribuente, come fissato nello Statuto dei diritti del contribuente. Tre le aree di intervento.

1 La rappresentazione dei dati sotto forma di reti, che permette di far emergere con maggiore facilità relazioni indirette e non evidenti tra i vari soggetti, sia persone fisiche che società. In questo modo sarà possibile visualizzare con facilità anche schemi di evasione ed elusione fiscali, difficilmente inquadrabili con le tecniche di analisi tradizionali.

2 Con nuove interfacce innovative “uomo-macchina”, con modalità visuali fluide e intuitive di navigazione dei dati, la tecnologia permetterà agli analisti un accesso più veloce alle informazioni dei contribuenti. Si abbattono così i costi e i tempi dell’acquisizione e del trattamento delle informazioni rilevanti.

3 L’apprendimento automatico, o machine learning, permette inoltre di accelerare i processi decisionali da parte degli analisti, aumentandone accuratezza ed efficacia. L’utilizzo dell’IA nel dominio economico e fiscale fa parte dell’atto di indirizzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’Agenzia delle Entrate possiede già un vasto patrimonio informativo. Con il progetto “A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy” sarà possibile gestire al meglio i 42 milioni di dichiarazioni dei redditi che arrivano al Fisco ogni anno, insieme a 750 milioni di informazioni comunicate da soggetti terzi ed enti esterni (contributi, bilanci, utenze, assicurazioni, per fare alcuni esempi), 400 milioni di rapporti finanziari attivi, 197 milioni di versamenti F24, 2 miliardi di fatture elettroniche e i documenti di oltre 150 milioni di immobili. censiti.